Progetti  a favore di persone in esecuzione penale 

In riferimento alle azioni educative, di ascolto e orientamento rivolte a persone in esecuzione penale, Tantintenti lavora con l’obiettivo di promuovere la cultura della legalità, dell’accessibilità dei diritti e del diritto all’effettività di questi ultimi. Fornire ascolto, informazioni corrette e puntuali, supporto nel disbrigo di pratiche che “fuori” sono semplici e “dentro” più complesse è il cuore delle attività che svolgiamo.   

Favorire il mantenimento del legame affettivo genitore detenuto – figlio, così come sostenere dal punto di vista educativo la genitorialità in un contesto come quello detentivo costituisce un’azione essenziale per contrastare la povertà educativa e compartecipare a processi in linea con il dettato costituzionale dell’art. 27 “La responsabilità penale è personale. L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.” 

Progetti  a favore di persone in esecuzione penale 

In riferimento alle azioni educative, di ascolto e orientamento rivolte a persone in esecuzione penale, Tantintenti lavora con l’obiettivo di promuovere la cultura della legalità, dell’accessibilità dei diritti e del diritto all’effettività di questi ultimi. Fornire ascolto, informazioni corrette e puntuali, supporto nel disbrigo di pratiche che “fuori” sono semplici e “dentro” più complesse è il cuore delle attività che svolgiamo.   

Favorire il mantenimento del legame affettivo genitore detenuto – figlio, così come sostenere dal punto di vista educativo la genitorialità in un contesto come quello detentivo costituisce un’azione essenziale per contrastare la povertà educativa e compartecipare a processi in linea con il dettato costituzionale dell’art. 27 “La responsabilità penale è personale. L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.”